La nostra storia
Questa è la storia del
Q.d.V.
Probabilmente sono parole affidate al vento ma, se hai un quarto
d’ora di tempo, fermati a leggerle così capirai
chi sono quelle persone con la maglia rossa e il sorriso sulle
labbra. |

2003
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Era un venerdì sera di metà
Ottobre del 1985 e un gruppo di giovani coppie si incontrava
per andare a fare una visita alla Cooperativa Lambro, ad accoglierli
c’era un tipo un po’ bizzarro, a metà strada
tra Totò e Mimì Metallurgico ( col tempo prevarrà
questo secondo personaggio ) ; dopo le presentazioni viene proposto
il lavoro da sbrigare: fare dei mazzetti da 54 pezzi di astine
di ferro tipo spaghetti, per incrementare il fatturato della
Cooperativa, contatto con i ragazzi nullo.
Cominciò così l’avventura di Quelli del
Venerdì ( Q.d.V.).
Da quel gruppo originario le donne sparirono
presto ( causa gravidanze il loro intervento è diventato
saltuario ) e di uomini ne sono rimasti solo 3 , più
Mimì, gli altri cinque sono arrivati in un secondo momento. |
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Il gruppo si accorse subito
che il lavoro manuale non lo gratificava più di tanto,
quindi cominciò ad organizzare feste e gite ( meglio
festeggiare e fare i turisti che lavorare ) con i ragazzi che
di giorno lavoravano alla Cooperativa, anche per avere con loro
un contatto diretto.
Il lavoro prettamente di produzione gradualmente fu sostituito
dal lavoro di manutenzione dello stabile , complice anche il
cambio di sede che costrinse i nostri eroi del Q.d.V. a farsi
largo a colpi di machete per entrare nella nuova struttura,
fino a rimpiazzarlo completamente, anche la manutenzione del
pulmino e la costruzione di una cella in muratura per il compressore
fanno parte dei lavori che il Q.d.V. svolge il venerdì
sera.
Contemporaneamente il compito di occupare il tempo libero dei
ragazzi della Cooperativa divenne sempre più qualificato
ed appagante sia per il Q.d.V. che per tutti quelli che partecipavano
alle varie iniziative.
Una svolta culturale è stata data dalla partecipazione
di due componenti ad un corso specifico organizzato dal Ciessevi
che ha dato come risultato la consapevolezza di aver posto in
essere uno strumento che da tempo era richiesto dai servizi
sociali dei vari comuni, dai ragazzi disabili e dalle loro famiglie
( la legalizzazione del diritto al divertimento ).
Tesi che il Q.d.V. non ha tardato a fare propria applicandola
a 350 gradi ( un minimo di riserva non si nega a nessuno) facendola
rispettare sia dai propri componenti che da tutti i partecipanti
alle varie iniziative, che si riassume con l’assioma che
le cose si fanno solo se tutti i partecipanti hanno voglia di
farle, la partecipazione è libera e incondizionata unica
regola è la voglia di divertirsi.
Si è anche cercato di introdurre almeno in alcune di
queste gite una componente culturale, quindi non solo divertimento
ma crescita (planetario, musei, castelli…..) e i ragazzi
hanno risposto abbastanza bene apprezzando l’iniziativa
e partecipando alle uscite a sfondo culturale.
Il più grande risultato ottenuto dal Q.d.V. è
che alcuni dei ragazzi di vent’anni fa, si presentano
ancora oggi per partecipare alle nostre iniziative.
Per garantire la tranquillità dei ragazzi un componente
della squadra del Q.d.V. ha frequentato un corso sulla sicurezza
e sulla legge 626, mentre altri due hanno frequentato con ottimi
risultati un corso di primo soccorso.
Vent’anni di feste, gite, cene ed incontri non si possono
raccontare sulla carta, non riusciremmo a trasmettere lo stato
d’animo di quei momenti a chi non li ha vissuti direttamente
soltanto raccontandoli, ci limiteremo a dare qualche dato pescato
a caso nella memoria:
come quella volta che abbiamo perso Dario al parco di Monza,
o quando abbiamo ricevuto i complimenti da parte di Mario il
Pescatore di Vattelapesca,
o quando abbiamo deciso di non andare più a sciare perché
i ragazzi passavano la giornata nella baita a scaldarsi davanti
al camino,
o quando al termine di una grigliata un’immobiliare ci
ha regalato una torta gigantesca,
o quando abbiamo riempito di lacrime due mastelli per poter
entrare gratis al castello di Grazzano Visconti,
o quando il nostro Mimì , con molta diplomazia, ci ha
fatto entrare gratis al museo del cinema di Torino,
o quando il nostro vigile Marcello ha parlato con i vari conducenti
di autobus e metropolitane per viaggiare a sbafo,
o quando, al termine di “12 ore sotto il sole”,
un giocatore entusiasta ci ha staccato un bellissimo assegno
di riconoscenza,
o quando il sindaco di Castana ci ha lasciato le chiavi della
dispensa
o quando l’amica Luisa ci ha accompagnato sotto il diluvio
al tendone dell’idroscalo per mangiare un panino all’asciutto
o quando non è arrivato il pullman per andare al carnevale
di Venezia
o quando ci siamo accorti che una guida dei castelli della Val
d’Aosta era “leggermente” monarchica
o quando Mimì voleva pagare l’autostrada con la
tessera del sindacato e si è messo a discutere con la
voce del computer del casello automatico
o quando ……
o quando ……
Tutto questo era il passato.
Il presente vede il Q.d.V. così composto:
9 “membri” effettivi e 5 o 6 membri satelliti che
partecipano di tanto in tanto alle nostre iniziative, specie
quando organizziamo cene con 70 /80 persone.
Di questi nove quattro fanno anche parte del consiglio di amministrazione
della cooperativa Lambro, uno riveste la carica di presidente
e uno di Ex presidente Honoris causa. Come segno ulteriore di
libertà il Q.d.V. è apartitico, apolitico, aconfessionale,
antirazzista e analcolico ( no, analcolico no).
L’evoluzione è in atto, stiamo ampliando la nostra
esperienza, il Q.d.V. collabora con lo Sportello del tempo libero
di Monza e Lissone (progetto Valore Volontario) con l’obiettivo
di fare i volontari in modo diverso, un po’ più
vicino alle reali richieste dei ragazzi disabili ma sempre con
la stessa voglia di divertirsi in compagnia.
In questi anni il Q.d.V. ha cercato di alleviare la mancanza
cronica di divertimento per questi ragazzi che, per l’impossibilità
fisica al movimento, per la convivenza con genitori anziani
o per la mancanza di occasioni vengono privati di una vita sociale
che normalmente si snoda anche in ambiti tipo bar, discoteche,
giri in macchina, cinema, concerti, avvenimenti sportivi o culturali.
Il tempo libero, non ci stancheremo mai di sottolinearlo, è
quella parte della giornata dove uno fa quello che più
gli piace con le persone che preferisce, per liberare la mente
dai problemi accumulati durante il giorno e per divertirsi.
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2005 - Vendemmia a Castana
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Un cambiamento si è cominciato a vedere, fortunatamente
incontriamo ragazzi che fanno teatro, nuoto, iscritti al CAI,
segno che le cose stanno migliorando, purtroppo i ragazzi che
beneficiano di questa innovazione sono giovani e figli di coppie
giovani senza problemi economici, perché per far frequentare
questi corsi serve molto tempo libero da parte dei genitori.
Purtroppo non per tutti è così e il problema del
tempo libero abbinato alla scarsità di soldi, fa si che
il Q.d.V. è costretto a lottare perennemente con privati,
istituzioni e società sportive per ottenere sconti o ingressi
gratuiti. Negli anni abbiamo constatato una diversità di
trattamento che sconcerta; a fianco di biglietti gratuiti elargiti
sia ai disabili che agli accompagnatori ( basket Armani, Festival
del Fumetto, Nazionale di Rugby, Grazzano Visconti, Vattelapesca,
solo per citare gli ultimi ) abbiamo assistito ad un netto rifiuto
da parte di altri, se non addirittura ad un cambio di comportamento.
E’ il caso del Milan, per due volte ci hanno dato i biglietti
gratuiti poi ci hanno fatto mancare i biglietti 3 giorni prima
della partita perché per noi non c’era più
posto, la precedenza è stata data alle società di
calcio giovanili.
Caso ancora più curioso sono i castelli della Valle d’Aosta,
dove su cinque castelli visitati non abbiamo mai avuto lo stesso
trattamento.
Altro caso è Gardaland che, dopo anni di ingressi gratuiti
ha chiuso le porte sia ai ragazzi disabili che agli accompagnatori,
dicendo che avevano avuto problemi con accompagnatori che non
si curavano dei disabili ma li utilizzavano unicamente per entrare
gratis al parco (?) dopo un chiarimento con il direttore abbiamo
deciso di non andarci più.
Una cosa poco bella in cui ci siamo imbattuti anche noi, lo “sciacallaggio”;
la partecipazione alle nostre gite è sempre stata libera,
chiunque può partecipare sia in veste di fruitore che veste
di accompagnatore, a volte però l’accompagnatore
occasionale, una volta entrato senza pagare si dilegua lasciandoci
l’onere di accudire i ragazzi che lui dovrebbe aver curato,
ricomparendo a volte per l’ora del rientro, altre volte
senza più farsi vedere. Famosa è la frase “
Abbiamo bevuto il caffè, possiamo andarcene!!”
La partecipazione alle nostre iniziative prevede una quota di
adesione simbolica ed educativa, che però non tiene conto
dei soldi effettivamente spesi, quando questi non bastano sono
i componenti del Q.d.V. che rinunciano al rimborso di benzina,
autostrade, ingressi e caffè per poter effettuare ugualmente
l’uscita.
Il sogno del Q.d.V. è quello di essere sponsorizzati da
qualche azienda che si prenda a cuore quello che abbiamo fatto
e che faremo in futuro, anche se il ritorno pubblicitario non
sarà eclatante saranno sicuramente pochi soldi spesi molto
bene. |
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Il rapporto che abbiamo con i genitori
dei ragazzi è sostanzialmente buono, ormai ci conoscono
bene e si fidano di noi, anche se qualche episodio di confusione
dei ruoli c’è stato.
In questi vent’anni abbiamo fatto uscite di diverso genere:
 Gite culturali:
  Museo
della scienza e della tecnica di Milano
  Museo
di storia naturale di Milano
  Museo
egizio di Torino
  Museo
del cinema di Torino
  Planetario
di Milano
  Museo
del presepio di Dalmine
 Visita
a città d’arte:
  Pavia,
Bergamo, Soncino, Mantova.
 Visita
a luoghi turistici:
  Isole
Borromee del lago Maggiore
  Grazzano
Visconti
  Castelli
della valle d’Aosta
  Parchi
di divertimento:
  Parco
Ittico Paradiso di Zelo Buon Persico
  Gardaland
  Parco
faunistico Le Cornelle di Valbrembo
  Acquario
di Genova
 Gite a
tema:
  castagnata,
vendemmia
 Eventi
sportivi passivi:
  partite
di basket,
  nazionale
di rugby
  partite
di calcio
 Eventi
sportivi attivi:
  trofeo
di calcio
  scivolata
sulla neve
  bicliclettata
 Feste:
  Falò
di S. Antonio
  Cena
Natalizia
  Veglione
di Capodanno
Per la riuscita delle gite a sfondo culturale,(musei e città
d’arte) ci siamo accorti che i ragazzi sono decisamente
più interessati se a spiegargli le cose che stanno guardando
è una guida “ufficiale”, cioè una
persona che non conoscono, e dobbiamo aggiungere che abbiamo
sempre trovato persone che hanno capito con che genere di turisti
avevano a che fare e si sono rivelate affabili, simpatiche e
pazienti, pronte a rispondere con un sorriso anche alle domande
più bizzarre. Mentre la mancanza di una guida o la presenza
di una guida improvvisata o conosciuta (un componente esperto
del Q.d.V.) fa miseramente fallire l’iniziativa, esemplare
è il museo egizio di Torino visitato tutto in 20 minuti
netti.
Fiore all’occhiello e motivo di vanto del Q.d.V. è
l’organizzazione del trofeo di calcio. A scadenza annuale,
la prima edizione è del 1998, ha visto il suo apice nel
2005. Tutte le edizioni prevedono la partecipazione di varie
cooperative simili alla nostra: Il Brugo, L’Iride, la
Nuova Famiglia, la Piramide; con partite alla mattina, grigliata
per pranzo e spettacolo nel pomeriggio. Un grazie particolare
all’immobiliare di Villasanta che in più occasioni
ci ha offerto una torta gigantesca per il dolce e al mago Lele
per le sue applaudite performance.
Il tutto ha avuto inizio nel 1994 con una semplice partita di
calcio tra cooperativa Lambro e rugby Cernusco, con conseguente
terzo tempo a tavola da buona tradizione rugbistica, il seme
era piantato. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo al rugby
Monza per averci prestato più volte il campo e l’attrezzatura;
e alla circoscrizione 1 di Monza per la sponsorizzazione di
alcune edizioni.
Per festeggiare il XXV° anniversario della fondazione della
cooperativa Lambro, il 7° trofeo del Q.d.V. si è
trasformato in “ 12 ORE SOTTO IL SOLE” a cui hanno
partecipato 15 squadre di varia provenienza:
Cooperativa Lambro Scout
Monza 10
Vigili Urbani di Monza
Ti do una mano ONLUS
Preti Arcobaleno
Stella Polare
Oratorio S. Pio X
Rugby Cernusco
Carabinieri
Enel
Radio Italia
La Nostra famiglia
Ospedale Sesto S. Giovanni
Ospedale S. Gerardo
La preparazione dell’evento ha tenuto impegnato il Q.d.V. per
oltre quattro mesi, con momenti di tensione, discussioni interminabili
e qualche sano litigio, ma il risultato è stato pari se non
oltre l’impegno profuso per l’organizzazione, con partite di
calcio ( arbitrate quasi tutte dall’instancabile amico Salvatore
), concerti, messa e merende all’ombra. Il pregio principale,
oltre ad aver festeggiato degnamente i venticinque anni della
cooperativa, è stato quello di allargare il nostro ambiente
naturale a realtà che non avremmo mai accostato alla nostra,
come carabinieri, squadre aziendali, vigili urbani, ecc.. Al
termine delle partite un giocatore entusiasta della manifestazione
ci ha fatto una sostanziosa donazione come ringraziamento concreto
per aver organizzato un evento simile, sono cose che riempiono
il portafoglio ma riempiono di più il cuore. Il tutto è stato
reso possibile dall’aiuto finanziario di alcuni sponsor. L’intervento
di autorità politiche e amministrative, oltre a vari articoli
sui giornali ha dato visibilità al nostro torneo e, di riflesso,
alla cooperativa Lambro e ai problemi dei nostri ragazzi. Gia
da diversi anni i volontari del Q.d.V. passano il Capodanno
in cooperativa , prima era una semplice cena natalizia, poi
si è trasformata in un momento di festa con i ragazzi, sempre
più numerosi, per arrivare al “Capodanno senza botti”; senza
botti perché il nostro addetto alla sicurezza è un tipo ligio
al dovere e irremovibile, perché non abbiamo nessuna intenzione
di festeggiare l’arrivo del nuovo anno in ospedale e perché
alcuni ragazzi hanno paura dei rumori improvvisi e violenti.
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I membri dell'Associazione QdV
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